Diga di Nocelle (Cosenza)
La diga di Nocelle è una delle più antiche dighe in terra zonata, costruita alla fine degli anni ’20 nell’altopiano della Sila, in un contesto ambientale unico. Le acque del lago Arvo sono derivate mediante una galleria di collegamento e utilizzate nel bacino dell’Ampollino per produzione idroelettrica.
Inquadramento
La diga, nel Comune di S. Giovanni in Fiore (CS), invasa le acque del Fiume Arvo (bacino del Neto) e alimenta mediante una galleria il bacino dell’Ampollino, da cui le portate vengono utilizzate per le sottostanti centrali idroelettriche di Orichella, Timpagrande e Calusia.
L’impianto è gestito da a2a S.p.A.
Geologia
Sezione di sbarramento su formazione granitica interamente caolinizzata senza affioramenti rocciosi di estensione apprezzabile.
Caratteristiche
Diga in terra zonata con nucleo centrale di tenuta. Altezza: 25,50 m, volume totale di invaso: 84 Mm3, quota di coronamento: 1.282,50 m s.l.m.
Il nucleo centrale è costituito da terre con forte percentuale di argilla compresse al rullo e miste a sabbia. Contronuclei, a monte e valle in terre argillose. Rinfianchi esterni di materiale alluvionale ordinario con contenuto di argilla di circa il 10%. Il paramento a monte è difeso contro l’azione erosiva delle onde da uno strato di pietrame costipato protetto da un rivestimento in blocchetti di calcestruzzo posati sopra un letto di pietrame minuto; nella porzione inferiore il rivestimento è costituito da un mosaico a secco in lastre di granito. Paramento di valle ricoperto da zolle erbose.
Per la misura delle perdite sul piano di fondazione sono disposti sei tubi di drenaggio a valle del nucleo centrale di tenuta che sboccano in un pozzetto a valle diga.
Il bacino imbrifero sotteso è limitato dall’alto bacino del Neto, dai bacini del Savuto e dell’Ampollino e dai rilievi Colle dei Preti, Monte Pizzuto e Monte Botte Donato. La copertura vegetale è prevalentemente costituita da boschi di conifere e faggi. Il bacino è generalmente impermeabile; a causa dello strato superficiale più o meno profondo di graniti fratturati e alterati si manifestano numerose sorgenti.
Le acque del lago Arvo sono derivate verso il bacino dell’Ampollino grazie a una galleria di derivazione di circa 6,5 Km, da qui alimentano le centrali a cascata di Orichella, Timpagrande e Calusia.
Opere di scarico
Scarico di superficie:
In sponda destra costituito da una soglia a quota 1.275,00 m slm presidiata da due paratoie a settore di dimensioni 8,00x3,60 m, con pozzo verticale a valle di diametro 7 m, collegato a una galleria sub-orizzontale in cui confluisce anche lo scarico di fondo. Le paratoie possono essere sollevate automaticamente e/o volontariamente mediante immissione di acqua nelle camere dei galleggianti o con motore elettrico. Portata: 200 m3/s
Scarico di fondo:
Da una torre da cui è possibile manovrare due coppie di paratoie piane in parallelo, entrambe di dimensioni 1,80x3,00 m. Portata: 200 m3/s
Strumentazione di controllo
Spostamenti: livellazione ottica di 7 mire disposte sul coronamento
Pressioni: 11 piezometri installati lungo il coronamento e nella sezione di mezzeri
Perdite: 6 tubi di drenaggio
Temperatura: 2 termometri aria e acqua
Lavori
I lavori di costruzione sono stati completati in quattro anni fra il 1927 e il 1931. Nel corso degli anni è stato sostituito il rivestimento esterno del paramento di monte. Sono in fase avanzata di progettazione interventi di adeguamento sismico delle opere accessorie.
Data aggiornamento: 05/01/2022