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Direzione generale per le dighe
e le infrastrutture idriche

Dipartimento per le opere pubbliche, le politiche abitative
e urbane, le infrastrutture idriche e le risorse umane e strumentali
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  • Piani e Programmi

    Pianificazione e programmazione degli interventi sulle infrastrutture idriche

  • Chi siamo

    La Direzione Generale per le dighe e le infrastrutture idriche è una struttura tecnica dello Stato costituita nel 1923 presso il Ministero dei Lavori Pubblici, attualmente Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. La sua istituzione è conseguente al crollo della diga del Gleno in Val di Scalve (Bergamo) per garantire la tutela della sicurezza delle grandi dighe e dell’incolumità dei territori a valle.

    Il legislatore, sin dai primi anni del secolo scorso, ha voluto costituire un organo di vigilanza a cui affidare il controllo della sicurezza dei grandi sistemi di ritenuta e dell’intero complesso di opere infrastrutturali ad essi collegate (opere di adduzione dai serbatoi e di adduzione all’utilizzazione, nonché le condotte forzate) nell’ambito della gestione della risorsa idrica, strategica per l’interesse nazionale.

    In base alle competenze istituzionali attribuite dalla legislazione vigente, la Direzione Generale interviene nelle fasi di progetto, costruzione, esercizio e dismissione delle opere di sbarramento che superano i 15 metri di altezza o che determinano un volume di invaso superiore a 1.000.000 m³ (che nel seguito saranno indicate come “grandi dighe”). Più in dettaglio, i compiti della Direzione Generale includono: l’esame e l’approvazione di progetti di nuove opere di sbarramento o di interventi di modifica, la vigilanza sulla costruzione, la vigilanza sulle operazioni di controllo sull’esercizio poste in atto dal concessionario/gestore. Le competenze si estendono anche agli aspetti ambientali e di sicurezza idraulica derivanti dalla gestione del sistema costituito dall’invaso, dal relativo sbarramento e da tutte le opere complementari e accessorie, inclusa la vigilanza sulle condotte forzate e, in generale, sulle derivazioni con grandi dighe a monte.

    La Direzione, svolge attività di formazione e aggiornamento, consulenza e assistenza tecnica nel campo delle discipline correlate alle dighe per le opere che non sono di sua diretta competenza, partecipa ad organismi associativi nazionali ed internazionali aventi come scopo l’avanzamento delle conoscenze scientifiche e tecniche, promuove studi e conferenze di esperti ed emana direttive nelle materie di competenza.

    La Direzione Generale, nell’ambito dell’assetto organizzativo e funzionale del sistema di allertamento nazionale, statale e regionale per il rischio idrogeologico e idraulico ai fini di protezione civile, è Centro di competenza esclusiva nell’attività di supporto alla rete dei Centri Funzionali per l’analisi dei fenomeni idrologico-idraulici connessi alla presenza di sbarramenti.

    La Direzione, infine, è individuata dal Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili quale struttura responsabile dell’attuazione, gestione e monitoraggio degli interventi finanziati dal Ministero sulle opere di sua competenza (dighe, condotte idriche ed elettriche).

    Per svolgere i suoi compiti, essa si avvale di una Sede centrale con divisioni di coordinamento e specialistiche (nei campi della geologia e dell’ingegneria strutturale, geotecnica e idraulica) e di 9 uffici dislocati sul territorio nazionale.

    Nel tempo, a partire dalla sua istituzione, la Direzione Generale per le dighe e le infrastrutture idriche ha raccolto ed archiviato i progetti, le relazioni tecniche, dati di monitoraggio e i controlli effettuati sulle grandi dighe italiane a partire dalla progettazione e durante il loro esercizio, disponendo oggi di un insieme di documenti che costituisce una preziosa e fondamentale base di conoscenza delle opere, unica nel panorama italiano.

    Data aggiornamento: 18/11/2022