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Direzione generale per le dighe
e le infrastrutture idriche

Dipartimento per le opere pubbliche, le politiche abitative
e urbane, le infrastrutture idriche e le risorse umane e strumentali
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  • Piani e Programmi

    Pianificazione e programmazione degli interventi sulle infrastrutture idriche

  • Diga Malga Bissina (Trento)

    L’opera è ubicata nella Provincia Autonoma di Trento, all’ingresso della suggestiva Val di Fumo e ai piedi dell’Adamello.

    Lo sbarramento è molto ben inserito nel contesto ambientale che lo ospita grazie anche alla sua particolare struttura che lo rende suggestivo e molto apprezzato anche dai turisti. Si tratta infatti di una diga in calcestruzzo a gravità alleggerita a vani interni “tipo Marcello”, dal nome dell’ingegnere italiano che ideò questo particolare tipo di diga.

    L’omonimo lago artificiale formato dalla diga ha un volume di circa 61 milioni di m3 d’acqua e viene utilizzato per produrre energia elettrica nella centrale di Malga Boazzo.

    diga malga bissina

    Inquadramento


    La diga di Malga Bissina è ubicata nella Provincia Autonoma di Trento, all’interno della Valle di Daone, poco distante dal confine con la Lombardia.

    L’opera sbarra il fiume Chiese, affluente del fiume Oglio, che ricade nel bacino idrografico del fiume Po. L’omonimo lago artificiale formato dalla diga ha un volume di circa 61 milioni di m3 d’acqua e viene utilizzato per produrre energia elettrica nella centrale di Malga Boazzo.

    La diga è raggiungibile in auto percorrendo la Strada Provinciale di Daone che ha inizio in località Daone, staccandosi dalla Strada Provinciale Daone - Lardaro, e che risale la Val di Fumo sino alla diga. Dal parcheggio del lago di Malga Bissina è possibile raggiungere la Val di Fumo (nota località turistica), tratto superiore della Valle di Daone, percorrendo il sentiero che costeggia il lato occidentale della diga e che conduce al Rifugio Val di Fumo.

    Geologia


    L’alta Valle del Chiese presenta caratteristiche morfologiche che denotano chiaramente una genesi legata all’intensa azione dei ghiacciai durante il quaternario. 

    L’aspetto geologico del territorio è caratterizzato dalla presenza di un’imponente massa di rocce intrusive, che formano il massiccio dell’Adamello e si estendono a buona parte della valle di Daone. Nell’area che ospita la diga e il lago la roccia è costituita prevalentemente da tonalite che affiora diffusamente in tutta l’area. 

    L'impermeabilizzazione della roccia di fondazione fu ottenuta realizzando un doppio schermo di tenuta sull’unghia di monte della diga, composto da una serie di circa 295 fori, disposti a quinconce alla distanza di circa 2 m l’uno dall’altro. 

    Complessivamente, il piano di iniezioni cementizie di consolidamento della roccia ha visto l’esecuzione di 7290 m di perforazioni e la quantità di cemento iniettato raggiunse i 2730 quintali. 

    Caratteristiche


    La diga di Malga Bissina è in calcestruzzo a gravità alleggerita a vani interni “tipo Marcello”, dal nome dell’ingegnere italiano Claudio Marcello che nella prima metà del ‘900 ideò questo innovativo tipo di diga. E’ caratterizzata da una lunghezza al coronamento di circa 565 m e il suo corpo principale è costituito da 22 elementi cavi indipendenti aventi un’altezza massima di 81 m e una base larga fino a circa 74 m. 

    Il coronamento è posto a quota 1790 m s.l.m. e il volume della diga è pari a circa 438.500 m3

    Il progetto esecutivo venne redatto nel 1955 e la realizzazione dell’opera avvenne tra il maggio del 1955 e l’ottobre del 1957. Il collaudo dell’opera risale al 1962. 

    Opere di scarico


    La diga è caratterizzata dalle seguenti opere di scarico: 

    scarico di superficie a soglia fissa:

    situato in sponda sinistra, costituito da un manufatto in calcestruzzo con soglia sfiorante libera, della lunghezza utile di 25 m, con ciglio a 1788,10 m s.l.m., disposta pressoché normalmente al coronamento della diga; 

    scarico di superficie:

    posto in sponda sinistra, costituito da due luci affiancate con soglia alla quota 1784,30 m s.l.m., dall'ampiezza libera complessiva di 18 m intercettabili da due paratoie piane metalliche di 9,00 x 2,50 m, sormontate ciascuna da una paratoia a ventola automatica di 9,00 x 1,20 m con ciglio a 1788 m s.l.m. (livello di massima regolazione); 

    scarico di alleggerimento:

    ricavato nella cavità dell'elemento n.18, costituito da una tubazione metallica a sezione rettangolare di 2,30 x 3,15 m che attraversa il paramento di monte; 

    scarico di fondo:

    situato in sponda sinistra nella galleria utilizzata durante la costruzione della diga per la deviazione delle acque (galleria lunga 265 m). 

    La portata complessivamente esitabile dagli scarichi è pari a 729 m3/s (con livello del lago a 1789,00 m s.l.m.). 

    Opere di derivazione


    Il lago di Malga Bissina alimenta l’impianto idroelettrico di Malga Boazzo che è ubicato nel territorio del Comune di Daone in Provincia di Trento.  

    Dalla sponda destra del bacino, intercettata da una paratoia avente soglia a quota 1716,15 m s.l.m. inizia la galleria di derivazione in pressione a sezione circolare, diametro 2,93 m, avente una portata di progetto 17,00 m3/s e una lunghezza di 5385 m fino al pozzo piezometrico. 

    Il pozzo piezometrico è superiormente dotato di una vasca d’espansione ed inferiormente collegato a due camere di alimentazione. 

    Dalla base del pozzo piezometrico, in allineamento con l’asse della galleria di derivazione, inizia la condotta forzata che alimenta i gruppi idroelettrici della centrale di Malga Boazzo. 

    La condotta forzata, diametro 2,25 m, è lunga 685,95 m per un dislivello complessivo di 470,112 m. 

    Lavori


    La diga di Malga Bissina è interessata da lavori di rifacimento dell’intonaco di rivestimento esterno delle pareti termiche (lato valle) e dei triangoli sommitali tra un elemento e l’altro. 

    Data aggiornamento: 05/01/2022

    Galleria Fotografica

    <p>Paramento di valle<br>fonte: Hydro Dolomiti Energia S.r.l.</p>
    <p>Paramento di valle e coronamento<br>fonte: Hydro Dolomiti Energia S.r.l.</p>
    <p>Panoramica lago vista dal coronamento<br>fonte: Hydro Dolomiti Energia S.r.l.</p>
    <p>Foto storica - Costruzione degli speroni, 1966<br>fonte: Hydro Dolomiti Energia S.r.l.</p>
    <p>Paramento di valle, vista invernale<br>fonte: Hydro Dolomiti Energia S.r.l.</p>
    <p>Vista invernale del coronamento dalla sponda destra<br>fonte: Hydro Dolomiti Energia S.r.l.</p>
    <p>Panoramica lago vista dal coronamento<br>fonte: Hydro Dolomiti Energia S.r.l.</p>
    <p>Vista invernale del paramento di monte e coronamento<br>fonte: Hydro Dolomiti Energia S.r.l.</p>
    <p>Vista del coronamento<br>fonte: Hydro Dolomiti Energia S.r.l.</p>
    <p>Vista del paramento di monte dalla sponda sinistra<br>fonte: Hydro Dolomiti Energia S.r.l.</p>
    <p>Vista invernale degli speroni lato valle<br>fonte: Hydro Dolomiti Energia S.r.l.</p>
    <p>Panoramica diga e lago vista dalla sponda destra<br>fonte: Hydro Dolomiti Energia S.r.l.</p>
    <p>Panoramica lago<br>fonte: Hydro Dolomiti Energia S.r.l.</p>
    <p>Panoramica zona caudale del lago<br>fonte: Hydro Dolomiti Energia S.r.l.</p>
    <p>Panoramica dal monte Re di Castello<br>fonte: Hydro Dolomiti Energia S.r.l.</p>
    <p>Malga Bissina-Speroni visti dal sentiero di valle a piede diga<br>fonte: Hydro Dolomiti Energia S.r.l.</p>
    Galleria fotografica

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    Elementi principali della diga

    (1) Altezza della diga: è la differenza tra la quota del piano di coronamento e quella del punto più depresso dei paramenti.

    (2) Quota di massimo invaso: è la quota massima a cui può giungere il livello dell'acqua dell'invaso ove si verifichi il più gravoso evento di piena previsto, escluso la sopraelevazione da moto ondoso.

    (3) Quota massima di regolazione: è la quota del livello d'acqua al quale ha inizio, automaticamente, lo sfioro degli appositi dispositivi.

    (4) Altezza di massima ritenuta: è il dislivello tra la quota di massimo invaso e quella del punto più depresso dell'alveo naturale in corrispondenza del parametro di monte.

    (5) Franco: Dislivello tra la quota del piano di coronamento e quella di massimo invaso.

    (6) Franco netto: dislivello tra la quota del piano di coronamento e quella di massimo invaso, aggiunta a questa la semiampiezza della massima onda prevedibile nel serbatoio.

    (7) Volume totale di invaso: capacità del serbatoio compresa tra la quota di massimo invaso e la quota minima di fondazione; per le traverse fluviali è il volume compreso tra il profilo di rigurgito più elevato, indotto dalla traversa, ed il profilo di magra del corso d'acqua sbarrato.

    (8) Volume utile di regolazione: quello compreso fra la quota massima di regolazione e la quota minima del livello d'acqua alla quale può essere derivata, per l'utilizzazione prevista, l'acqua invasata.

    (9) Volume di laminazione: quello compreso fra la quota di massimo invaso e la quota massima di regolazione ovvero, per i serbatoi specifici per laminazione delle piene, tra la quota di massimo invaso e la quota della soglia inferiore dei dispositivi di scarico.

    (10) Volume di invaso: Il volume d'invaso è pari alla capacità del serbatoio compreso tra la quota più elevata delle soglie sfioranti degli scarichi o della sommità delle eventuali paratoie e la quota del punto più depresso del paramento di monte.