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Direzione generale per le dighe
e le infrastrutture idriche

Dipartimento per le opere pubbliche, le politiche abitative
e urbane, le infrastrutture idriche e le risorse umane e strumentali
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  • Piani e Programmi

    Pianificazione e programmazione degli interventi sulle infrastrutture idriche

  • Diga di Pertusillo (Potenza)

    Uno spettacolare esempio di diga ad arco-gravità (lo stesso tipo della famosa diga di Hoover, in USA), nel panorama della valle dell’Agri 

    diga di pertusillo

    Inquadramento


    Percorrendo la SS598 Fondo Valle d’Agri, in direzione sud, superate le pianure coltivate di Villa d’Agri, la strada, dapprima scorrevole e lineare, assume un andamento tortuoso: sono le numerose insenature di uno specchio d’acqua che lambisce le frastagliate coste ammantate di boschi. Giunti al bivio per la cittadina di Spinoso, si erge, incastonata nella stretta valle, la suggestiva diga di Pertusillo. 

    La diga deve il suo nome alla località in cui sorge: "Pietra del Pertusillo", così chiamata poiché il fiume, in quella zona, passava fra due rocce come se vi fosse un pertugio. 

    È possibile attraversarla in auto in quanto il coronamento è percorso da una strada provinciale. 

    Caratteristiche


    La diga è realizzata in calcestruzzo, ed è  massiccia alla base, dove la sua stabilità è assicurata dal peso (comportamento “a gravità”) e snella in sommità, dove resiste alla pressione dell’acqua grazie alla trasmissione della spinta alla roccia delle sponde (comportamento “ad arco”). Mentre alla base ha uno spessore di 42 m, al coronamento lo spessore diventa solo 3,5 m, tanto che per ottenere la larghezza necessaria per la carreggiata stradale è stato aggiunto uno sbalzo dal lato del lago. 

    La diga è alta 90 m, senza considerare il pulvino (vedi sezione Approfondimenti in calce) alla base, alto altri 11 m. Data la considerevole altezza, la diga è dotata di ben 4 cunicoli trasversali a diverse altezze, dal coronamento alla base, per l’ispezione, la raccolta delle perdite e l’alloggiamento degli strumenti; si aggiunge poi un ulteriore cunicolo realizzato nel pulvino. 

    Vi sono inoltre, sul paramento di valle, tre passerelle a diversi livelli, che servono ad ispezionare il paramento stesso nonché a raggiungere ulteriori strumenti di misura per il controllo delle deformazioni della diga. 

    Tra i numerosi strumenti di controllo installati, vi sono dei pendoli il cui perno è posizionato quasi al di sotto del coronamento mentre il peso viene a trovarsi nel pulvino sotto la base della diga. I cavi di questi pendoli, lunghi all’incirca quanto l’altezza della diga stessa, passano in un piccolo pozzo verticale che attraversa l’intera diga. Per effetto della curvatura della struttura, il punto da cui parte il cavo, in cima, viene a trovarsi a ridosso del paramento di monte; a circa metà altezza passa a ridosso del paramento di valle; infine, alla base, è collocato in posizione mediana.

    Opere di scarico


    La diga è dotata di più opere di scarico. 

    Lo scarico di superficie è in un manufatto distinto dal corpo della diga, situato più a monte. L’imbocco consiste in due soglie della larghezza di circa 11 m a valle delle quali si diparte una galleria che aggira la diga per scaricare l’acqua 370 m  più a valle. Le soglie sono protette da paratoie alte 5,5 m, le quali sono composte da due moduli:

    • a ventola per la parte superiore,
    • a settore per la parte inferiore, di dimensione maggiore.

    L‘apertura delle paratoie avviene automaticamente se si raggiunge il livello di massima regolazione:

    • inizialmente la spinta dell’acqua fa abbassare le paratoie a ventola superiori,
    • laddove il livello dovesse ancora restare alla massima regolazione, un sistema di galleggianti, collegati al lago, fa alzare le paratoie a settore;

    in maniera automatica può avvenire la manovra inversa, al ridursi del livello idrico nel lago.

    Tutti gli altri scarichi sono realizzati sulla sponda destra, con imbocchi a diverse quote, seguiti da distinte gallerie che aggirano la diga; in posizioni intermedie lungo tali gallerie sono collocate le paratoie che intercettano il flusso idrico e vengono aperte se vi è necessità di scaricare. La presenza di più scarichi, a quote intermedie tra quello di superficie e quello di fondo, è legata alla considerevole altezza della diga. Gli scarichi non vengono usati tutti insieme per scaricare una maggiore portata; piuttosto deve essere utilizzato di volta in volta lo scarico più opportuno a seconda del livello del lago, per non far operare quelli più profondi con pressioni troppo elevate.

    All’uscita della galleria dello scarico di alleggerimento vi è uno scivolo che, con il suo salto finale, fa perdere all’acqua scaricata molta della sua energia prima di raggiungere l’alveo del fiume (che altrimenti verrebbe escavato dall’acqua scaricata).

    Opere di derivazione


    In sinistra, più a monte dell’imbocco dello scarico di superficie, è presente il manufatto di imbocco. Da lì parte una galleria della considerevole lunghezza di 13 km, che conduce l’acqua alla centrale idroelettrica di Gallicchio. Dalla centrale l’acqua viene poi restituita al fiume, da cui sarà nuovamente prelevata (tramite un’altra opera di sbarramento) per gli usi irriguo e potabile. In questo modo, la diga del Pertusillo contribuisce ad alimentare la rete di distribuzione “Ionico-Sinni” (v. diga di Monte Cotugno). 

    Lavori


    Il progetto della diga è stato presentato per la prima volta nel 1955 e i lavori sono stati effettuati dal 1957 al 1963. L’effettiva entrata in esercizio normale è avvenuta nel 1969.

    Attualmente sono previsti interventi di manutenzione straordinaria per il ripristino e l’adeguamento degli impianti della diga. Sono necessari interventi di manutenzione anche per le paratoie dello scarico di superficie. La diga è sottoposta ad una limitazione di invaso – ovvero è consentito il riempimento fino ad una quota massima inferiore a quella prevista in progetto – garantita anche dal blocco delle paratoie in posizione di apertura.

    Approfondimenti


    Pulvino: il pulvino è una struttura di fondazione utilizzata per le dighe ad arco, che si interpone tra la diga vera e propria e la roccia, lungo tutto il contorno della diga stessa; esso ha lo scopo di distribuire la spinta della diga sulla roccia ed anche di compensare, con la propria forma variabile, le variazioni tra la spalla destra e la sinistra in modo che la struttura della diga vera e propria possa essere perfettamente simmetrica rispetto al piano verticale di mezzeria.

    Data aggiornamento: 29/04/2022

    Galleria Fotografica

    <p>Vista da valle</p>
    <p>Vista dalla sponda destra, con sullo sfondo lo scarico di superficie</p>
    <p>Il lago visto dalla diga</p>
    <p>Panoramica con il lago quasi al livello massimo di regolazione</p>
    <p>Vista dal punto di accesso alle passerelle sul paramento di valle</p>
    <p>Lo scivolo dello scarico di alleggerimento, durante una manovra di scarico</p>
    Galleria fotografica

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