Diga di Place Moulin (Aosta)
Considerata una delle dighe più alte d’Europa con i suoi 155 m di altezza sbarra il T. Buthier nell’alta valle di Bionaz, in Valle d’Aosta. Realizzata tra il 1961 e il 1965 con struttura ad arco-gravità ha oltre 150 punti di monitoraggio.
Inquadramento
Considerata una delle dighe più alte d’Europa con i suoi 155 m di altezza sbarra il T. Buthier nell’alta valle di Bionaz, in Valle d’Aosta. Realizzata tra il 1961 e il 1965 con struttura ad arco-gravità ha oltre 150 punti di monitoraggio.
Geologia
La roccia di fondazione è compatta, formata da kinzigiti, anfiboliti, gneiss, calcefiri, calcari marmorei appartenenti alla cosiddetta "serie di Valpelline". L'impermeabilizzazione della roccia di fondazione è stata ottenuta mediante uno schermo spinto ad una profondità variabile tra 90 m e 120 m, costituito da iniezioni cementizie entro fori verticali disposti a quinconce su due file parallele e fori di controllo inclinati di 30° rispetto alla verticale verso le due sponde.
La cucitura fra roccia e calcestruzzo è stata realizzata con iniezioni cementizie entro fori praticati lungo il piede a monte della diga sia dall'esterno che dall'interno del cunicolo perimetrale.
Caratteristiche
Diga di calcestruzzo del tipo ad arco-gravità quasi simmetrica rispetto al piano della sezione maestra con paramento a monte incurvato secondo una legge cubica e spessori crescenti con analoga legge; gli archi, sezioni orizzontali della diga, hanno spessori gradualmente crescenti dalla chiave all’imposta.
La volta appoggia su di un pulvino di fondazione che si sviluppa lungo il profilo di scavo con vario spessore fino al coronamento dove le spalle hanno sviluppo di 87 m in sponda destra e 18 m in sponda sinistra. La struttura è suddivisa in senso radiale in 43 conci da 42 giunti costituiti da superfici rigate con generatrici orizzontali convergenti ai rispettivi centri di curvatura degli archi di fibra media e in senso circonferenziale da un giunto corrente lungo la superficie mediana del pulvino e della struttura fino a quota 1890 m s.l.m. (90 m sotto il piano di coronamento).
L’opera è dotata di sistemi di drenaggio, di ispezione e di accesso.
Il sistema di drenaggio è costituito da 215 canne pressoché verticali del diametro di 25 cm disposte in prossimità del paramento di monte ad intervalli di 2,5m.
Il sistema di ispezione comprende due cunicoli perimetrali posti lungo il piano di appoggio, sette cunicoli orizzontali nel corpo diga e due gallerie orizzontali nella roccia di imposta.
Per la costruzione si è adottato un unico tipo di calcestruzzo per tutto il corpo della diga con dosatura a 250 kg di cemento per m3 di impasto.
Gli inerti sono stati ricavati sul posto da un grande conoide detrito-morenico.
Il cemento era del tipo pozzolanico, a basso calore di idratazione. Per la confezione del calcestruzzo furono impiegati additivi: Frioplast nella parte inferiore e Pozzolanit nella parte superiore della struttura.
Opere di scarico
Scarico di superficie:
è ubicato in sponda destra ed è costituito da uno sfioratore della lunghezza di circa 101 m cui si affiancano due soglie sormontate da paratoie a ventola.
Le acque sfiorate raccolte da un collettore che immette in una galleria, dello sviluppo di 357 m, sono convogliate fino a circa 500 m a valle della diga da un canale fugatore all’aperto.
La quota della soglia è1968,00 m s.l.m. La quota della soglia delle paratoie a ventola è 1964,50 m s.l.m.
La quota del ciglio delle paratoie a ventola automatiche completamente rialzate è 1968,50 m s.l.m.
Scarico di alleggerimento:
Lo scarico intermedio o di alleggerimento si sviluppa in sponda destra con imbocco a quota 1899,55 m s.l.m. e comprende una galleria in pressione del diametro di 3 m e della lunghezza di 175 m ed un canale a pelo libero in galleria della lunghezza di 170 m che immette nel canale fugatore dello scarico di superficie.
Scarico di fondo:
è ubicato in sponda destra con l’imbocco a quota 1830,29 m s.l.m. sottostante all’imbocco dell’opera di presa della derivazione. Comprende una galleria in pressione a sezione circolare (diametro m 3,50) della lunghezza di 227 m ed un canale a pelo libero della lunghezza di 424 m che convoglia le acque di scarico nell’alveo del torrente Buthier a 500 m circa a valle della diga.
Scarico di esaurimento:
è destinato ad evacuare le sole acque residue tra l’avandiga e il corpo murario dello sbarramento. Attraversa il pulvino nella zona di fondovalle e comprende: un imbocco costituito da una torre di presa con soglia a 1826,50 m s.l.m.; una tubazione metallicamurata nel pulvino; gli organi di intercettazione ubicati in apposite camere nell’interno del corpo diga; una successiva tubazione metallica anch’essa murata nel pulvino; un canale di scarico a pelo libero in galleria della lunghezza di 445 m convoglia le acque nell’alveo del torrente Buthier a circa 450 m a valle della diga.
Opere di derivazione
La galleria di derivazione, del diametro di 2,64 m, ha l'imbocco a quota 1835,40 m slm; l'imbocco della derivazione è ubicato in sponda destra al di sopra dello scarico di fondo. Il percorso della derivazione si separa da quello dello scarico di fondo e procede per 14 km fino alla centrale di Valpelline.
Lavori
La diga venne realizzata dall'ENEL, la consegna dei lavori avvenne il 1° giugno 1961 e l'ultimazione degli stessi il 1° luglio 1965. Gli invasi sperimentali iniziarono il 1° settembre 1963 ed il certificato di collaudo venne emesso il 15 ottobre 1969, data di inizio dell'esercizio normale dell'opera. Per la costruzione della diga fu necessario realizzare: una strada di accesso della lunghezza di 20 km; una teleferica di 26 km per il trasporto del cemento dalla stazione di Aosta alla diga; un impianto di frantumazione per la preparazione degli inerti necessari al confezionamento del calcestruzzo.
Data aggiornamento: 05/01/2022