Pubblicato il nuovo Regolamento
Nuovo Regolamento per la disciplina del procedimento di approvazione dei progetti e del controllo sulla costruzione, l'esercizio e la dismissione delle grandi dighe e delle opere di derivazione e adduzione
Si comunica che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 156 del 5 luglio 2024 il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 14 maggio 2024, n.94, recante il “Regolamento per la disciplina del procedimento di approvazione dei progetti e del controllo sulla costruzione, l'esercizio e la dismissione degli sbarramenti di ritenuta (grandi dighe soggette alla vigilanza dello Stato) e delle opere di derivazione e adduzione connesse agli sbarramenti”. La disposizione normativa pubblicata sostituisce il “Regolamento per la compilazione dei progetti, la costruzione e l'esercizio delle dighe di ritenuta, di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 1363 del 1959” ed entrerà in vigore 20 luglio 2024.
Con successiva comunicazione questa Direzione provvederà a specificare le Circolari e Direttive o le parti di esse che cessano di efficacia.
Il Regolamento costituisce un’importante innovazione della materia regolata, risalente ad oltre sessanta anni fa, oltre a disciplinare per la prima volta gli interventi sulle dighe esistenti e la vigilanza sulle opere di derivazione dalle grandi dighe. Il Regolamento si allinea, altresì, alle disposizioni del nuovo Codice dei contratti pubblici - per quanto applicabile in linea tecnica ai concessionari di derivazione di acqua pubblica - in relazione alla progettazione degli impianti di ritenuta e delle opere di derivazione, anche mediante l’adeguamento ai due nuovi livelli di progettazione (progetto di fattibilità tecnica ed economica e progetto esecutivo) previsti dalle norme sui lavori pubblici. L’atto introduce anche disposizioni di coordinamento con la materia concessoria di competenza delle regioni e delle province autonome.
L’intervento normativo tiene conto del fatto che i procedimenti più numerosi riguardano attualmente - e riguarderanno in futuro - soprattutto le dighe esistenti, necessitanti di importanti manutenzioni e interventi di incremento della sicurezza, data l’elevata età media (prossima a 70 anni). Inoltre, la nuova norma recepisce gli avanzamenti tecnologici intervenuti e, in continuità con il migliore patrimonio di conoscenze e prassi consolidate, consente di articolare gli impianti di ritenuta e le opere di derivazione in “classi di attenzione” al fine di graduare sia il sistema dei controlli e le modalità di attuazione degli adempimenti regolamentari da parte dei gestori, sia l’attività di vigilanza sulla sicurezza delle dighe e delle opere di derivazione cui è preposto lo Stato tramite la competente Direzione ministeriale. Ciò al fine di incrementare il controllo della sicurezza delle 530 grandi dighe vigilate dallo Stato, nonché di efficientare il procedimento di approvazione tecnica del progetto di interventi su dighe esistenti e di realizzazione di nuove dighe con le relative opere di derivazione ai fini della tutela della pubblica incolumità.
L’atto regolamentare costituirà riferimento per le regioni che, conseguentemente, aggiorneranno la disciplina applicabile alla c.d. “piccole dighe”.
Data aggiornamento: 08/07/2024